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21 Novembre 2018
In occasione della giornata “Pro Orantibus”, tutte le madri dei monasteri di clausura accompagnate da una sorella, sono state invitate dalla CIVCSVA a Roma, per una giornata di approfondimento e comprensione della costituzione apostolica “Vultum Dei Quaerere” e dell’istruzione applicativa “Cor Orans”, presso l’università Lateranense. 400 monache da tutta Italia hanno risposto all’invito ed erano presenti anche sorelle dal Marocco e dalla Svizzera, di tutti gli ordini.
I gruppi più numerosi erano certamente le clarisse e le benedettine. Della nostra fraternità hanno partecipato sr. Karem B. e madre Chiaradebora. Nel corso della mattinata sono intervenuti: il card. Joao Braz De Aviz (prefetto della CIVSCVA), mons. José Rodriguez Carballo (segretario), Vincenzo Buonomo (rettore magnifico della Lateranense), sr. Giuseppina Fregasso (vice presidente del segretariato monache), sr. Ludovica Laconte e sr. Michela Argiolas che hanno portato la loro testimonianza.
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Dopo il pranzo condiviso in modo semplice, nel pomeriggio ci si è riunite prima in lavori a piccoli gruppi, per un confronto tra varie realtà da cui sono emerse molte domande che abbiamo lasciato al prefetto e poi si è tenuta una tavola rotonda abbastanza “accesa” durante la quale molte sorelle hanno esposto le problematiche che stiamo vivendo, trovando poi, da parte dei responsabili della Congregazione, disponibilità ad un dialogo più approfondito fatto di ascolto delle nostre esigenze, dei nostri sogni, per trovare insieme delle soluzioni che ormai attendono da troppi anni.
E’ stata una giornata intensa e di profondo scambio che si è conclusa con la celebrazione eucaristica nella basilica di san Giovanni in Laterano. Benediciamo il Signore per il dono di papa Francesco che finalmente ha permesso con il suo documento di poter avviare un rinnovamento e un ripensamento di tante strutture che ormai da tempo si erano incrinate e avevano necessità di un serio ripensamento da parte di tutta la Chiesa. Nel messaggio che ci ha inviato all’inizio del Convegno, papa Francesco ha sottolineato l’importanza della vita contemplativa per il cammino della Chiesa e del mondo. “Che ne sarebbe delle membra più deboli che trovano in voi un appoggio per continuare il cammino? Che ne sarebbe della Chiesa e del mondo senza i fari che segnano il porto a chi è sperduto in alto mare, senza le fiaccole che illuminano la notte oscura che stiamo attraversando, senza le sentinelle che annunciano il nuovo giorno quando è ancora notte?”.
Papa Francesco proprio riconoscendo l’importanza di queste nostre piccole presenze nel mondo ha sottolineato, come pure nel documento da lui redatto, l’importanza della cura per la formazione: “occorre accettare con responsabilità che la formazione è un processo lento, per il quale è importante non avere fretta, che dura tutta la vita. In questo grande importanza ha il discernimento e l’accompagnamento spirituale e vocazionale delle candidate, senza mai lasciarsi prendere dall’ansia per i numeri e per l’efficienza, come pure la cura per la formazione delle formatrici e delle sorelle chiamate a prestare il servizio dell’autorità”.
Che le nostre fraternità, chiamate ad attuare nell’oggi di questa storia la ricchezza dei vari carismi, possano essere, secondo l’augurio di papa Francesco “vere scuole di contemplazione e orazione perché il mondo e la Chiesa hanno bisogno di voi. Questa sia la vostra profezia”.